Esiste una connessione tra smartworking e taijiquan? Nel mio caso si, visto che mi aiuta a fare una pausa durante la mia giornata lavorativa.
Ma andiamo con ordine.
Oggi, 8 Gennaio 2021, sono esattamente 10 mesi di smartworking. Esperienza interessante nel complesso. Quello che mi manca di più della vita in ufficio è il caffè con i colleghi: oltre ad essere un momento di socialità, era anche (e soprattutto, direi) un momento di stacco. In quei dieci minuti, mi immergevo nelle chiacchierate sugli argomenti più disparati, mettendo da parte gli aspetti lavorativi.
Il mio ufficio attuale è un tavolo in salotto dove trascorro le mie otto ore lavorative. Sono spesso solo, visto che la mia compagna lavora in presenza. Nonostante il lock-down, ho mantenuto le mie vecchie abitudini per cui, di solito, dedico la mia pausa pranzo al mio allenamento di taijiquan, così come facevo in ufficio quando andavo in palestra ad allenarmi proprio durante la pausa pranzo.
Dopo un po’ di tempo questo non è stato più sufficiente: quando lavori da casa ti trovi, senza neanche accorgertene, a non staccare mai per approfittare di tutto il tempo a disposizione o perché, semplicemente, nulla ti interrompe.
Per questa ragione, ho introdotto due momenti di stacco, di circa 10 minuti, durante la mia giornata lavorativa; alle 11.00 e alle 15.30. Ho inserito questi due momenti nel mio calendario giornaliero di Outlook per forzarmi a fare altro in modo da interrompere la posizione statica davanti al pc e far riposare gli occhi.
Il Taijiquan come pausa nello Smartworking
Alle 11.00, mi dedico ad una sequenza di esercizi ad alta intensità (HIIT) per gli addominali (così controllo anche il mio peso corporeo😊) mentre alle 15.30 eseguo una sequenza breve di Taijiquan.
Entrambe le attività richiedono eguale attenzione:
- La prima per il ritmo elevato dell’allenamento in cui gli esercizi sono intervallati da pause brevi,
- La seconda, sinteticamente, per l’impegno a muovere il corpo in sincronia secondo uno schema ben preciso.
anche se la pratica del taijiquan, seppur di breve durata, porta maggiori benefici.
La respirazione, il movimento e la concentrazione mentale richiesti dal Tai Chi sono la perfetta combinazione per staccare, coinvolgendo la mente e l’intero corpo contemporaneamente. La postura richiesta dalle tecniche di Taijiquan aiuta a ripristinare la corretta posizione del corpo e ad evitare fastidiosi dolori al collo o alla schiena. La gestione dello sguardo rimette in moto gli occhi, mitigando la stanchezza dovuta ad una focale fissa. Il rilassamento aiuta a sciogliere le tensioni accumulate lungo il corpo, legate alla posizione statica davanti al PC.
Un esempio: Mani come le Nuvole (Yun Shou)
Il video successivo riporta l’esibizione della Maestra Chen Peiju su movimenti scelti della Yilu al Festival ISCT 2018 in Giappone. Il punto di partenza del video è sulla tecnica Mani come le nuvole (dal minuto 2:07 al minuto 2:20).
Come evidenziato dal video, un’unica tecnica di taijiquan rimette in movimento l’intero corpo:
- I movimenti circolari degli arti superiori riattivano le articolazioni delle spalle, dei gomiti e dei polsi.
- I passi laterali mettono in moto le articolazioni delle anche, delle ginocchia e delle caviglie
- Il collo si rimette in movimento per far ruotare la testa e seguire il movimento delle mani
- Gli occhi cambiano continuatamente la loro focale, spostandosi da una mano all’altra
- La mente è concentrata sulla esecuzione della tecnica per coordinare il movimento
- La circolazione sanguigna viene stimolata e si rimette in moto
Se tutto questo accade in 15 secondi di sequenza, potete facilmente immaginare quali benefici al corpo e alla mente possono portare 10 minuti di taijiquan !
Ritornando alle mie pause dallo smartworking, questo è l’esercizio per gli addominali mentre per il Tai Chi alterno la Sequenza delle Sei Tecniche di Base con la forma Sizheng Taijiquan, visto che entrambe possono essere eseguite in poco spazio.
Per concludere, i miei consigli sono:
- Fissa due momenti, della durata di 10/15 minuti, nel corso della giornata e inseriscili in agenda; questo è il punto più importante che ti aiuterà ad essere costante.
- Scegli due attività coinvolgenti anche nuove: devi uscire dalla modalità pilota automatico e prestare attenzione a quello che fai in modo da staccare e concederti una vera pausa dal lavoro
- Anche se sei già allenato (a maggior ragione se non lo sei), non partire in modalità guerriero e adotta un approccio incrementale (ad esempio, nonostante i miei allenamenti giornalieri, per la sequenza HIIT, ho impiegato tre settimane per arrivare alle tre ripetizioni che mi ero prefissato: ho iniziato ripetendola una sola volta durante la prima settimana, due volte nella seconda settimana, per arrivare alle tre volte nella terza settimana)
- Prova il Taijiquan !!!
In generale, ricorda di cambiare spesso posizione e di mantenere una postura corretta, per evitare conseguenze dolorose per collo, schiena, braccia o polsi.
(Pubblicato su Medium.com)
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