Il 17 Dicembre 2020, l’organizzazione UNESCO ha inserito l’arte marziale cinese del taijiquan nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Il Taijiquan, noto anche come Tai Chi, è nato nel 1600, grazie all’opera di Chen Wangting. Si è sviluppato nel piccolo villaggio di Chenjiagou, situato nella provincia dello Henan in Cina centrale. Successivamente, si è diffuso in più di 150 Paesi e regioni con oltre 100 milioni di praticanti. Chenjiagou ha decine di scuole di taijiquan e attualmente più di 800 maestri, che attirano allievi da tutto il mondo.
La foto, estratta dall’articolo originale dell’Unesco, ritrae la Maestra Chen Peiju durante l’esercizio di tuishou con una sua allieva.
L’articolo evidenzia anche gli aspetti principali di questa disciplina :
- Health (Salute)
- Philosophy (Filosofia)
- Physical education (Educazione motoria)
Di seguito, la lettera scritta dalla Maestra Chen Peiju a supporto della candidatura del taijiquan come patrimonio culturale del UNESCO
Lettera di Consenso
18 settembre 2018
Mi chiamo Chen Peiju, donna, nata il 5 maggio 1965. Il mio paese natale si trova nel villaggio di Chenjiagou, contea di Wenxian, provincia di Henan. Ho la fortuna di essere una rappresentante tradizionale della 12ª generazione della scuola Chen del Taijiquan. Attualmente, lavoro come istruttrice senior presso il Centro di gestione degli sport delle arti marziali della provincia di Henan.
Durante le mie pratiche e attività di insegnamento, ho verificato che il Taijiquan riguarda l’auto-coltivazione e il rafforzamento del corpo attraverso il benessere fisico. Ho approfondito la mia comprensione del fatto che il Taijiquan può contribuire a promuovere maggiormente gli scambi culturali e il dialogo tra la Cina e i paesi stranieri. Pertanto, spero che il Taijiquan possa essere meglio valorizzato in tutto il mondo.
Dal 2016, mi sono unita al team di lavoro dedicato alla preparazione della candidatura del Taijiquan per l’iscrizione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Come portatrice femminile del Taijiquan e ricercatrice di questa pratica, sono onorata di partecipare a questo lavoro. Nel processo di elaborazione del dossier di candidatura, ho fornito i miei suggerimenti da più prospettive: come rappresentante, come donna e come studiosa, assorbendo pienamente le opinioni di tutte le parti coinvolte. Così facendo, credo che il Piano Quinquennale per la Salvaguardia del Taijiquan (2021-2025) sia stato arricchito e integrato in un modo o nell’altro.
Sostengo la candidatura del Taijiquan e sono disposta a lavorare duramente per portarlo avanti. Auguro alla candidatura un grande successo.
Chen Peiju
Il video presente nell’articolo originale dell’UNESCO.