Che ruolo svolge e quale è l’importanza della pratica informale?
Ho incontrato la terminologia ‘pratica informale’ durante il corso per istruttore di mindfulness: alle pratiche di meditazione formali (body scan, meditazione del respiro, etc) sono affiancate alcune pratiche informali come mangiare dell’uva sultanina.
Volendo definire queste due pratiche possiamo dire che:
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Le pratiche sono formali quando sono scandite da un inizio e da una fine e sono eseguite in un luogo ed in uno spazio ben definito
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Le pratiche sono informali quando trasformi una tua normale attività quotidiana in un momento di consapevolezza. Come diceva Thich Nhat Hanh, è possibile essere consapevoli anche quando si lavano i piatti.
Le pratiche informali possono essere brevi (come quelle raccolte nella sezione 3Respiri del bot di Telegram o nel mio ebook R3spiri) oppure estendersi nel tempo (ad esempio, mentre osservo quello che mi circonda, camminando)
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Ma, queste pratiche, sono una prerogativa della mindfulness? Secondo me, no.
La pratica informale nel taijiquan
Prendo come esempio il taijiquan anche se, secondo me, questo è applicabile allo yoga, al pilates e ad altre attività.
Spesso mi sento dire: “dopo la lezione di taijiquan, non ho più dolori alla schiena” oppure “ero teso come una corda e ora mi sento rilassato”, etc. etc. etc.
Se, durante la lezione, scopro che una particolare posizione mi da giovamento o che, focalizzando la mia attenzione su qualcosa, riesco a rilassarmi, perché non provare a portare quanto sperimentato nella vita quotidiana per estendere i benefici al di fuori della palestra?
Questo non è semplice e, probabilmente, l’impostazione data da un corso di mindfulness aiuta in questa direzione, perché ti spinge a cercare le tue pratiche informali.
Partendo da questa riflessione, sono nati gli incontri di Camminando, Zhan Zhuang
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Il riequilibrio posturale, alla base delle lezioni di taijiquan, è uno degli elementi che contribuisce al benessere di chi pratica. L’idea è di portare i suoi principi all’interno di una pratica informale quotidiana, come camminare, per incentivare la ricerca delle proprie pratiche informali.
Così come, mangiare un acino di uvetta sultanina è il pretesto che avvicina alla pratica informale di mindfulness, questi incontri possono diventare lo spunto per portare i benefici di una lezione di taijiquan/yoga/pilates nella vita quotidiana